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La principessa
triste

...la principessa piange
e si strugge,
il re lacrima e rugge
che disperazione che disperazione ci vorrebbe una soluzione.
In tanti proveranno a cacciar la tristezza
a sua piangente altezza.
Ma la principessa non ride e non molla
sembra abbia la bocca cucita con la colla
finché finalmente dal pubblico verrà
chi ridere a crepapelle la farà.
Lo spettacolo è una libera
interpretazione della fiaba della tradizione popolare friulana
Pa' tachiti là, riscritta anche da Calvino con
il titolo di Qua quà attaccati là e raccolta
dai fratelli Grimm con il titolo di Cigno appiccica!.
La Storia. C'era una volta una principessa tanto
bella , ma tanto triste e piangeva sempre. Un giorno al re venne
un idea e le disse "Figlia mia chiunque riuscirà
a farti ridere te lo dovrai sposare" - "d'accordo -
disse la fanciulla - ma se non ci riuscirà lo metteremo
in prigione". E giù a piangere.... A corte si presentarono
principi signori attori saltimbanchi, finché un giorno
...
Della fiaba e del comico lo spettacolo enfatizza anche l'aspetto
creativo e dissacrante, questa volta a danni del teatro stesso.
A recitare infatti sono gli spettatori, guidati con ironia dal
narratore e la conclusione vede proprio il rovesciamento dei
canoni abituali: gli spettatori sono sul palco e il narratore
li applaude in platea. L'attore rinuncia alla sua aura di protagonista,
liberando il desiderio di partecipazione dello spettatore il
quale si trova finalmente dall' "altra" parte.
La durata dello spettacolo è di circa un'ora, tempo chiaramente
variabile a seconda del tipo di pubblico.
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